Martedì 30 Gennaio 2007 si è tenuta presso la Shodan, una conferenza introduttiva sulla filosofia tibetana, tenuta da Lama Ghesce Sonam Sangpo, docente di Filosofia Tibetana in India e Tibet, uno dei pochi che hanno ancora possibilità di entrare in Tibet, nonostante l’occupazione del governo cinese.

La serata ad ingresso gratuito e aperta al pubblico, ha avuto una cinquantina di partecipanti e tutti hanno potuto apprezzare le parole di Lama Ghesce, che ha parlato di concetti importanti per condurre una vita serena ed in armonia. inoltre grazie al contributo del Centro Dharma di Modena, si è potuto sensibilizzare tutti i presenti su importanti progetti in atto presso orfanotrofi e case per disabili operative in India.

Al termine della serata, la promessa di Lama Ghesce Sonam di tornare appena gli sarà possibile per poter esprimere altri importanti concetti e darci un saggio dei suoi studi e delle sue esperienze.

Ghesce Sonam Sangpo Ghesce Lharampa Nato in Tibet il 15 marzo 1968, a 15 anni entra nel monastero di Karno.
Rimasto orfano di madre, nel 1985 fugge con il fratello più piccolo in India, attraverso il Nepal, lasciando il papà e due sorelle.
Giunto a Bylakuppe, nel sud dell’India, entra nel monastero di Sera Je ed inizia gli studi sotto la responsabilità di Khube Rinpoche.
Nel 2000 si laurea Ghesce Lharampa, massimo livello di dottorato in filosofia Buddista Tibetana, con un’altissima valutazione. Dopo qualche mese, su richiesta dell’abate del monastero di Kopan si reca a Katmandu, in Nepal, per dedicarsi all’insegnamento del Dharma agli stranieri e per imparare la lingua inglese.
Invitato da Lama Gheshe Khube Rinpoche a trasferirsi in Italia accetta entusiasticamente ma l’abate del monastero di Kopan lo prega di rimanere ancora per alcuni mesi. Nel giugno del 2002 giunge in Italia. Nel 2004 torna in Tibet con il ruolo di docente, caso rarissimo, per i pochi monaci rimasti, a causa delle forti persecuzioni effettuate dal governo cinese.
Attualmente impartisce Insegnamenti di Dharma (filosofia Buddista), spostandosi tra Tibet, Cina e Italia.